26.4.10

Dividersi negli amori che si hanno e nella terra che si mangia.[...]

Alcune settimane fa ho cucinato nell´odore di sandalo con un profugo somalo di diciassette anni che friggeva biscotti per il te.
Sua madre ha dato tutte le ricchezze che aveva, cosi che lui potesse venire in Europa, con un viaggio epico e sporco, ed il diabete che a meta´ strada lo ha rinchiuso in un ospedale, straniero spaesato, per due mesi.

Un ragazzo dolce, sorridente, nero intenso, delicato come i bucaneve bianchi.

Si e´ lasciato alle spalle una Somalia dilaniata dalla guerra.
Guerra che questa settimana ha ucciso la madre.
Madre, la donna che gli aveva insegnato la ricetta per i biscotti da te ed ha venduto la casa per regalargli un futuro.
Il distacco e la freddezza di messenger gli ha portato la cattiva notizia, con l´annincio straziante di sua sorella, quattordicenne, sposa di un uomo anziano, dalle mani grandi e violente.

Ora lui vuole silenzio, lo hanno portato dal centro dei minori immigrati dove si trovava, in un ospedale vicino alla foresta dove si rifugiano le persone che non vogliono piu pensare.
Li il dolore e´ un ospite usuale e li avvolge e scalda come nebbia.
A volte il mondo mi fa paura.
La vita, perduta, stracciata, cielo, voragine.

Illuminata da un distacco o dalla speranza nella vita faccio finta che non sia successo niente. Difficilmente riesco nell`indifferenza dell´accettazione.

Soundtrack: Kristo Numpuby
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